Al solo nominarla evoca atmosfere alla Degas e alla Raffaelli, lei che fu bandita dal mercato ben 100 anni fa. Oggi ormai compare sempre meno timidamente nei bar più freak, servita nell’apposito bicchiere con lo zuccherino, il cucchiaino bucato e bevuta alla bohemienne con lo zucchero flambé oppure alla francese con lo zucchero e l’acqua (ghiacciata, non calda per pietà). Tutti i veri cultori delle lenzuola la conoscono e sanno che il suo ingrediente principale è:
l’ ARTEMISIA ABSINTHIUM
Artemisia absinthium |
Afrodisiaco o venefico? E’ un bel mistero. Certo il suo nome è in onore di Artemide, dea della fertilità, metterebbe in luce una certa sua propensione per le pratiche viziose ma poi si scopre che favorisce il flusso mestruale.
A. absinthium - foglia |
Dopo altre lunghe (luuuunghee luuuuuuuuuungheeeeeee) ricerche abbiamo appurato che l'olio essenziale di Artemisia absinthium contiene un terpene chiamato tujone (presente anche nelle salvie…) e in dosi elevate (80/100 gr, una quantità impossibile da assumere bevendo normalmente) può portare a crisi epilettiche e delirium tremens con conseguente morte, ma che in piccole dosi influisce sul sistema nervoso centrale e determina uno stato di euforia, accompagnato da apparente lucidità.
Insomma, fa un po’ effetto alcool: per la precisione gli effetti positivi riscontrati vanno dallo stimolo creativo, all’allucinogeno, all’afrodisiaco e - se siete state buone tutto l’anno - anche vermifugo. Che volete di più dalla vita?
Altro che la lucana!!!!
E ora via ai nostri consigli pratici: per battezzare l’assenzio – visto che non avevamo il liquore a portata di mano - abbiamo sperimentato questa tisana che ci è stata suggerita da una nostra amica maghrebina ideale per le calde e coccolose notti autunnali.
Mettete in acqua bollente un cucchiaino di te verde a persona, foglie di menta fresco a vostro gusto, un pizzico abbondante di foglie secche di assenzio. Lasciate in infusione per 5 minuti, filtrate e zuccherate abbondantemente (circa 5 cucchiaini per ogni cucchiaino di te verde messo).
L’effetto è molto piacevole, anzi diremmo inebriante, simile all’effetto di un’altra “erba” molto conosciuta. Afrodisiaco? …uhm.. massì, forse più disinibitoria che vero e proprio afrodisiaco.
Nel nostro caso “la petite mort” è giunta puntale, senza particolari fuochi d’artificio, ma… gradevolmente intensa.
Per gli sperimentatori più arditi consigliamo di dare un'occhiata a questa pagina e alle liquorose ricette proposte da M. Dumas... LA RECETTE D'ABSINTHE D'ALEXANDRE DUMAS.
0 Komentar