Elettuario di lussuria – Cannella

Ritorniamo indietro di quasi sei secoli e seguiamo i consigli di Caterina Sforza, scienziata e alchimista, che si dilettava nello sperimentare e creare le più ardite ricette farmacologiche del XV secolo.
Fra tante meraviglie non potevano certo mancare le pozioni per stimolare le carni e i desideri,  ricercati cocktail afrodisiaci che fra i vari ingredienti elencavano invariabilmente il

  
CINNAMOMUM ZEYLANICUM

Foglie giovani e adulte
O meglio la cannella. 
Quando vediamo i bastoncini di cannella tutti disposti carinamente in ordine nelle scatoline ci vengono sempre in mente dei minisexyshop per le barbie a luci rosse. Solo lei poteva disporre di dildoo profumati già  pronti…e del resto leggete la descrizione che segue e diteci un po’!

C. zeylanicum - tronco
La cannella è prodotta da un albero particolarissimo che fa parte della famiglia della Lauraceae diffuso nell’Asia tropicale (può arrivare ad un altezza di addirittura 15 mt). I rami ed il fusto sono rivestiti da una corteccia fessurata e marrone chiaro che viene raccolta, arrotolata e lasciata seccare per produrre la ben nota spezia casalinga. L’albero della cannella muta il colore delle foglie a seconda del periodo: da rossastre quando sono giovani diventano mano a mano di un bel verde scuro brillante quando sono adulte. Hanno una consistenza coriacea (quindi non sono molli come di solito), sono di forma allungata, ovali, opposte, lunghe in media una dozzina di centimetri con apice appuntito e nervature in evidenza nella pagina inferiore.
Certe frasi sono evocative, vero?
Ritornando serie, l’albero della cannella produce piccoli fiori bianchi con stami gialli, riuniti in racemi all’apice dei rami o all’ascella delle foglie mentre il frutto che generano è una bacca viola che avvolge il seme.
C. zeylanicum (sx) e C. cassia (dx)
Esistono poi altre piante da cui si ricavano vari tipi cannelle meno pregiate: il Cinnamomum cassia che è un imponente albero originario della Cina e del sud-est asiatico. La cannella che si ottiene presenta superficie rugosa, colore esterno tendente al giallo-marrone ed ha un aroma meno spiccato rispetto a quella del Cinnamomum zeylanicum. Insomma non è così profumata e aromatica come l’altra cannella. Oltre a questa si conosce anche il Cinnamomum burmannii, detta cannelle indonesiana, il Cinnamomum loureiroi o cannella di Saigon e il Cinnamomum aromaticum o cannella cinese.
Certo la cannella agisce sul sistema nervoso e può favorire una certa azione stimolante. La buona Caterina Sforza consigliava di incorporarla al miele per ottenere prestazioni di buona durata e nella letteratura erotica esistono innumerevoli ricette per vini afrodisiaci e liquori che ridestano gli appetiti venerei per lo più rivolte agli uomini ed ai loro problemini di resistenza ma noi – he he he – ne abbiamo trovata una con consigli d’uso annessi adatte anche alle ancelle di Saffo: si tratta di una delle tante ricette del Liquore del Perfetto Amore, ne troverete decine di varianti ma questa proprio ve la consigliamo.

Tritate finemente 20 gr di scorza di arancia e 20 gr di scorza di limone. Poi aggiungete 5 gr. di mandorle amare, 5 gr di cannella, 2 gr di cardamomo finemente macinati. Lasciate macerare il tutto per una settimana in 1 lt di alcool puro. Scaduto il tempo preparate uno sciroppo con 700 gr di zucchero e 1 lt di acqua e quando si sarà raffreddato, filtrate l’alcool ormai aromatizzato e versatelo nello sciroppo.  Lasciate riposare due o tre giorni e aggiungete ancora ½ bottiglia di moscato d’Asti.  Se riuscite a trovarla aggiungete un pizzico di rosso cocciniglia per colorire il liquore di rosa tenue, ma non è necessario al gusto, solo alla vista.

Ottenuto questo liquore dolce e delicatamente afrodisiaco divertitevi ad ungere le “coppe” della vostra compagna e ad assaporarlo delicatamente…........

Bene, scusate dobbiamo proprio andare, ci sentiamo alla prossima puntataaaaaaa!
Previous
Next Post »
0 Komentar